La Warm cognition ed il ruolo delle emozioni nell’apprendimento

La Warm cognition ed il ruolo delle emozioni nell’apprendimento

Come evidenziato dalla prof.ssa Lucangeli nel suo articolo pubblicato nel 2017 con il titolo: Una sfida alla didattica contemporanea; la ricerca ha riconosciuto il ruolo delle emozioni sottostanti il processo di apprendimento e didattico.
Questo costituisce la Warm Cognition quale filone di ricerca attuale che tiene conto proprio di queste emozioni. La Professoressa porta ad esempio quando ci chiediamo da adulti il perché di ricordi legati alla scuola con un insegnante che ci bloccava oppure un altro che diventava nostra ispirazione o la paura del compito in classe e dell’interrogazione.
La ricerca ha mostrato come il nostro cervello non ricorda i contenuti ma le emozioni e come queste lascino una traccia a lungo termine. Si parla di cortocircuito emotivo secondo il quale “se una nozione è stata appresa sperimentando paura, ogni qual volta verrà ripescata dalla memoria si attiverà nuovamente il vissuto emotivo corrispondente poiché apprendimento ed emozione hanno tracciato lo stesso percorso sinaptico, viaggiando insieme. Quindi mettiamo in memoria anche le emozioni, in questo caso, negative.
Ma mentre la nozione appresa finirà nella memoria procedurale o semantica, la memoria del sentimento di incapacità e inadeguatezza finirà nella memoria autobiografica, intaccando significativamente l’autostima e l’autoefficacia dell’alunno.
Infatti il ripetersi di questo meccanismo per svariati anni scolastici porterà ad una stabilizzazione del circuito che è ciò che in psicologia si chiama fenomeno dell’impotenza appresa. Il bambino imparerà che non è capace ad eseguire quel dato compito, sentendosi impotente, e l’esperienza reiterata del fallimento gli darà conferma della sua incapacità innata”. La Warm Cognition è l’antidoto a questo cortocircuito: potremmo definirlo semplicemente come un sorriso e non la paura giudicante; occorre quindi fare in modo di tracciare gli apprendimenti con le emozioni positive quali la motivazione allo studio, la gratificazione, il senso di efficacia e questo è possibile solo attraverso un’alleanza tra il bambino e l’insegnante.
Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/2017/10/warm-cognition-didattica/

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