L’Ansia

L’Ansia

Questa settimana parleremo dell’ansia; cos’è?; quali tipologie di ansia ci sono?; le caratteristiche distintive dell’ansia (cognitive e comportamentali).

Ma allora è ansia?

(da Terapia scolastica dell’ansia, Kendall P., Di Pietro M.)

L’ansia è una condizione emotiva molto diffusa sia nei bambini che negli adolescenti.
Spesso ha carattere transitorio e rientra nel normale sviluppo emotivo del bambino; distinguiamo quello che l’autore definisce una normale reazione di adattamento e quando invece diviene condizione disfunzionale distinguendo in tal modo da questa, paura e fobia.
Due criteri per distinguerla possono essere:

  • obiettività del pericolo per la reazione di paura
  • oggetto o situazione obiettivamente non pericolosi per ansia e fobia. Ma questo è non sempre valido nei bambini in quanto il loro sviluppo cognitivo è incompleto e possono avere difficoltà a distinguere il reale dall’immaginario.

Altro criterio per distinguere le normali paure dall’ansia patologica è l’impatto che tale stato d’animo ha sull’adattamento e comportamento del bambino. Se è infatti eccessiva per la frequenza con la quale si verifica, la sua intensità e la sua durata, possiamo considerarla una reazione disfunzionale e cioè patologica.

Le tipologie di ansia

(Di Pietro, 1995)

I sintomi associati all’ansia in età evolutiva sono molto simili a quelli riscontrati in età adulta ma con più evidenza dei sintomi comportamentali e tra questi i più ricorrenti: evitamento di situazioni ritenute minacciose o fuga da esse. Se non fosse possibile ciò, compaiono, a seconda dell’età, altre manifestazioni comportamentali quali rosicchiarsi le unghie, piangere.
Distinguiamo tre principali disturbi d’ansia in età evolutiva:

  • sindrome ansiosa da separazione
  • sindrome ansiosa generalizzata
  • sindrome d’ansia sociale.

Sindrome ansiosa da separazione

Indici comportamentali:

  • vuole spesso telefonare alla madre quando è a scuola
  • interrompe frequentemente il gioco per controllare che il genitore rimanga vicino
  • rifiuta di essere lasciato con altri
  • si preoccupa in continuazione delle condizioni di salute della madre

Indici cognitivi:

  • pensieri sulla possibilità che i genitori possano essere uccisi o rapiti o che possano in qualche modo scomparire e non tornare più
  • pensieri sulla possibilità che i genitori possano ammalarsi e morire anche in seguito a malesseri di poca importanza
  • pensieri sulla possibilità che i genitori possano ferirsi gravemente o avere un incidente stradale

 

Sindrome ansiosa generalizzata

Indici comportamentali:

  • per esempio evita di svolgere compiti ed esercizi per paura di sbagliare, fa frequenti cancellature o strappa le pagine durante lo svolgimento di esercizi o disegni
  • lamenta frequenti mal di testa o mal di stomaco durante le lezioni, durante le attività motorie o sportive rimane in disparte a osservare gli altri per paura di non riuscire, chiede in modo ripetitivo informazioni e chiarimenti su eventi futuri
  • evita di farsi notare.

Indici cognitivi:
per esempio tende a distorcere, a esagerare l’importanza di certi eventi, ingigantisce la gravità dei suoi malesseri catastrofizzandovi sopra, considera ogni minimo errore come un fallimento totale, ritiene che se non riesce in un’attività subito non ci riuscirà mai, pensa che se sbaglia in qualcosa tutti lo noteranno, ritiene insopportabile fare brutta figura.

Sindrome da ansia sociale

Indici comportamentali:
per esempio è riluttante a partecipare a giochi, feste o attività sportive se non conosce chi sarà presente, a scuola durante la ricreazione se ne sta in disparte, se va ai giardini gioca da solo anziché unirsi ad altri bambini, non va alle feste di compleanno.

Indici cognitivi:
per esempio gli piacerebbe farsi degli amici, ma pensa che gli altri non siano interessati ad avere rapporti di amicizia con lui, crede che gli altri non lo notino neanche o che apposta non gli prestino attenzione, pensa che il comportamento dei coetanei possa essere imprevedibile e potenzialmente dannoso per lui, pensa che gli altri non abbiano i suoi stessi interessi o che non si divertano facendo le cose che piacciono a lui.

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